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Parlava con autorità, dettava legge nel mondo monastico, indicava linee di condotta, rimproverava con forza preti infedeli, vescovi mediocri, papi non all'altezza, persino un imperatore della tempra di Federico Barbarossa. Ildegarda di Bingen, religiosa benedettina, santa e dottore della Chiesa, è una delle figure più sorprendenti del Medioevo europeo e ha lasciato in eredità un complesso di libri, lettere, scritti di vario genere, compresi testi di medicina e farmacologia. Questa biografia teologica si sofferma, in particolare, su alcuni aspetti della riflessione della profetessa renana che hanno riflessi anche nella nostra epoca: il tema dell'Anima mundi, sfociato oggi nella concezione del panenteismo, secondo la quale Dio è immanente nell'universo, ma al tempo stesso lo trascende; l'idea della Chiesa mistero, posizione che collocala badessa un passo avanti il concilio Vaticano I e fino alle soglie del Vaticano II; l'affermazione chiara e anche rivoluzionaria della creazione fatta per amore e non tanto per la gloria di Dio, come dirà ancora il Vaticano I. Alla profetessa renana si attribuisce inoltre una benemerenza nel campo dell'ecologia, per il suo impegno scientifico e per la considerazione riservata alla cura del corpo e della materia.